
La secondo crypto per market cap, Ethereum è in forte rosso e le balene hanno iniziato a liquidare l’asset. Ora è aumentata la preoccupazione su dove si stabilirà il prossimo supporto.
Le balene di Ethereum prendono profitto
Una balena che deteneva i 10.000 ETH da oltre 900 giorni ha venduto tutto per un valore di 15,71 milioni di dollari. La whale ha evitato di liquidarli quando la seconda crypto per market cap ha raggiunto i 4.000 dollari, perdendo un profitto di 27,6 milioni di dollari.
Anche un wallet legato a World Liberty Financial, supportato da Trump, ha svenduto 5.471 ETH per 8,01 milioni di dollari a 1.465 dollari per token.
Un’altra balena che deteneva 10.000 Ethereum, negli ultimi 900 giorni, ha venduto tutte le sue partecipazioni, realizzando comunque un profitto di 2,75 milioni di dollari.
Secondo i dati della società di analisi blockchain Arkham Intelligence, la whale aveva comprato questa massiccia quantità di Ethereum durante il mercato ribassista del 2022, a un prezzo medio di acquisto di 1.295 dollari per token, con un valore di investimento di 13 milioni di dollari.
Curiosamente, quando Ethereum ha raggiunto il massimo di 4.000 dollari negli ultimi sei mesi, la balena ha scelto di non vendere, nonostante il guadagno teorico di 27,6 milioni di dollari.
La recente vendita sembra una reazione da panico al recente sell-off del mercato, spinta dall’incertezza macroeconomica e dall’escalation delle guerre tariffarie sotto Trump.
L’attività delle balene di Ethereum è aumentata man mano che l’asset è sceso. Dall’inizio dell’anno, Ethereum ha perso il 56%, lasciando gli investitori in uno stato di totale sgomento.
Di conseguenza, anche i detentori di ETH a lungo termine stanno perdendo fiducia, dato che i guadagni accumulati dal 2018 sono praticamente azzerati.

Al momento Ethereum sta scambiando al livello di 1.481 dollari, con una perdita del 6% nelle ultime 24 ore.
World Liberty Financial di Trump svende ETH in perdita?
Sembra che anche World Liberty Financial, il progetto crypto supportato da Trump, abbia liquidato parte delle sue enormi partecipazioni in Ethereum nelle ultime 12 ore.
Un wallet, probabilmente legato al progetto di Trump, ha venduto 5.471 ETH per 8,01 milioni di dollari a un prezzo di 1.465 dollari per token.
Secondo i dati della piattaforma Lookonchain, prima della vendita, World Liberty Financial deteneva un totale di 67.498 ETH, acquistati a un prezzo medio di 3.259 dollari.
Con il prezzo di ETH che non trova un minimo, gli investitori hanno iniziato a chiedersi quanto ancora possa scendere l’asset. Alcuni hanno perso ogni speranza, ipotizzando addirittura che l’asset possa scendere sotto i 1.000 dollari.
Per l’analista crypto Ali Martinez Ethereum potrebbe trovare il suo supporto al livello di 1.200 dollari.
Il recente sell-off è arrivato quando sono entrati in vigore i dazi al 104% di Trump sulla Cina, intensificando ulteriormente la guerra commerciale.
Gli analisti avvertono che, se il presidente Trump non interromperà la guerra commerciale, potrebbe verificarsi una recessione. Si parla anche di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
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Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.
