
Ieri, 17 marzo, gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato un afflusso netto di 274,59 milioni di dollari, mentre quelli su Ethereum hanno subito una perdita di $7,29 milioni, che va ad aggiungersi a una una serie negativa che dura da nove giorni consecutivi secondo i dati di SoSoValue.
BlackRock e Fidelity guidano la carica
Tra i prodotti legati a Bitcoin, a guidare gli afflussi è stato l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, con 42,26 milioni di dollari di nuovi investimenti. A seguire, il Fidelity Bitcoin ETF (FBTC) ha attirato ben 127,28 milioni di dollari, evidenziando una domanda istituzionale in forte crescita. Anche l’ARK Bitcoin ETF (ARKB), gestito da ARK & 21Shares, ha beneficiato dell’ondata rialzista, raccogliendo 88,53 milioni di dollari.
Diverso il quadro per i fondi di Grayscale: il Grayscale Bitcoin Trust (BTC) ha segnato un afflusso di 14,22 milioni di dollari, il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) è rimasto fermo e senza variazioni nella giornata del 17 marzo.
Ulteriori contributi sono arrivati da Bitwise Bitcoin Strategy ETF (BITB), che ha registrato 2,30 milioni di dollari, mentre il VanEck Bitcoin Strategy ETF (HODL) è rimasto invariato.
Altri ETF su Bitcoin, tra cui Valkyrie’s BRRR, Invesco’s BTCO, Franklin’s EZBC e WisdomTree’s BTCW, non hanno registrato nuovi afflussi, chiudendo la giornata senza investimenti.
Ethereum continua a perdere terreno
Sul fronte Ethereum, il deflusso di 7,29 milioni di dollari è stato attribuito interamente al Grayscale Ethereum Trust (ETHE), che ha subito un nuovo ritiro di capitali senza compensazioni significative da parte di altri prodotti legati a ETH.
Nella giornata del 17 marzo, nessun ETF spot su Ethereum ha registrato afflussi, con BlackRock’s ETHA, Grayscale’s ETH, Fidelity’s FETH, Bitwise’s ETHW, VanEck’s ETHV, Franklin’s EZET, Invesco’s QETH e 21Shares’ CETH che hanno chiuso senza entrate.
Questa tendenza negativa alimenta le ipotesi su un possibile passaggio di capitali da Ethereum a Bitcoin, con gli investitori che sembrano puntare sul re delle criptovalute.
Uscite da record: 1,7 miliardi di dollari ritirati in una settimana
Anche il mercato degli asset digitali continua a soffrire, con i prodotti d’investimento in criptovalute che hanno registrato deflussi per la quinta settimana consecutiva, con 1,7 miliardi di dollari ritirati negli ultimi sette giorni.
Dall’inizio della fase di disinvestimento, il totale dei deflussi ha raggiunto 6,4 miliardi di dollari, con un trend negativo che prosegue ormai da 17 giorni consecutivi, il più lungo mai registrato dal 2015. Nonostante la pressione di vendita, gli afflussi dall’inizio dell’anno restano positivi e pari a 912 milioni di dollari.
Il calo ha avuto un impatto diretto sul patrimonio totale gestito (AuM), che ha subito una contrazione di 48 miliardi di dollari.
Gli Stati Uniti sono stati la principale causa delle uscite, con 1,16 miliardi di dollari di deflussi, pari al 93% del totale registrato . Anche la Svizzera ha visto un ritiro di 528 milioni di dollari, attribuito alla decisione di un seed investor di uscire dal mercato. La Germania, invece, ha fatto eccezione, registrando 8 milioni di dollari di nuovi investimenti.
Bitcoin il più colpito, ma anche Ethereum e Solana soffrono
Tra le criptovalute, Bitcoin è stato il più penalizzato, con un deflusso settimanale di 978 milioni di dollari, portando il totale delle uscite nelle ultime cinque settimane a 5,4 miliardi di dollari.
Curiosamente, gli investitori hanno continuato a ridurre le loro posizioni short su Bitcoin, con un deflusso di 3,6 milioni di dollari, segno di un possibile cambio di sentiment nel breve termine.
Anche Binance ha subito un duro colpo, con il ritiro di un seed investor che ha quasi azzerato il suo AuM, lasciandolo con soli 15 milioni di dollari.
Nel comparto delle altcoin, Ethereum ha visto deflussi per 175 milioni di dollari, mentre Solana ha perso 2,2 milioni di dollari. Unica eccezione positiva nel panorama ribassista è stato XRP, che ha attirato 1,8 milioni di dollari in nuovi investimenti, andando controcorrente rispetto al resto del mercato. Anche il settore delle azioni legate alla blockchain non è stato risparmiato, con un calo complessivo di 40 milioni di dollari negli ultimi sette giorni.
Il mercato crypto resta quindi sotto pressione, con Bitcoin che continua a catalizzare l’attenzione degli investitori mentre Ethereum fatica a trovare solidità. Resta da vedere se questa tendenza si invertirà nelle prossime settimane o se i deflussi continueranno a pesare sull’intero ecosistema digitale.
Un ETF anche per le meme coin?
Per chi non lo sapesse, esiste in prevendita un progetto crypto che si ispira al modello degli ETF e permette di suddividere le più importanti meme coin in indici basati sul livello di rischio.
I quattro principali indici di Meme Index sono:
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- Moonshot: focalizzato su progetti emergenti con alto potenziale di crescita.
- MidCap: equilibrio tra rischio e rendimento con meme coin a media capitalizzazione.
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L’acquisto di MEMEX, il token nativo di Meme Index, consente agli utenti di accedere a questi indici e di partecipare alla governance del progetto. Inoltre, basta acquistare il token MEMEX durante la prevendita per ottenere ricompense passive attraverso lo staking.
Grazie alla creazione di indici diversificati e una gestione strutturata, Meme Index permette di investire in meme coin in modo più razionale e meno rischioso.
Per non perdervi nemmeno un aggiornamento su questo progetto, potete seguire le sue pagine social: X e Telegram o andare sul sito ufficiale di Meme index.
Ricordiamo che il mercato crypto è altamente volatile, quindi è fondamentale fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.
