
Secondo un recente report, Coinbase è diventato il più grande operatore di nodi sulla blockchain di Ethereum. Ora controlla l’11,42% del totale degli ETH in staking.
Al 3 marzo, l’exchange aveva 3,84 milioni di ETH in staking presso i suoi validatori, per un valore di circa 6,8 miliardi di dollari.
L’analista crypto Anthony Sassano, conduttore di The Daily Gwei, ha sottolineato che, la piattaforma Lido detiene una quantità maggiore di token messi in staking, ma la sua chain è suddivisa tra vari piccoli operatori di nodi. Questo fa di Coinbase il più grande operatore.
Coinbase batte la media con un uptime del 99,75%
Coinbase ha anche riportato risultati positivi in merito alle prestazioni dei suoi validatori. Il tasso di uptime medio è stato del 99,75%, superando l’obiettivo del 99%. Si tratta di un dato importante poiché l’uptime è una metrica chiave che misura il tempo durante il quale un sistema è attivo e funzionante senza interruzioni.
Inoltre, i tassi di partecipazione dei validatori, che sono fondamentali per garantire l’affidabilità e la sicurezza della blockchain, sono stati pari al 99,75%, leggermente superiori alla media della chain di Ethereum, che si attesta al 99,52%. Un dato che evidenzia l’elevata affidabilità dei validatori gestiti da Coinbase e la loro efficace integrazione nel processo di validazione delle transazioni.
Anche i tassi di firma e invio dei blocchi tramite i relay MEV (Maximum Extractable Value), che sono utilizzati per ottimizzare il processo di creazione e propagazione dei blocchi nella blockchain, hanno raggiunto il 99,76%, superando la media della rete, al 99,38%. I dati indicano che Coinbase ha ottenuto prestazioni superiori a quelle della media della blockchain di Ethereum, mostrando un buon livello di efficienza.
Secondo Coinbase, i miglioramenti nelle prestazioni sono da attribuire a un aggiornamento del sistema dello scorso anno, dato che ha permesso una manutenzione regolare dei validatori senza causare tempi di inattività.
Nonostante Coinbase sia un exchange centralizzato, ha fatto un passo importante verso la decentralizzazione, distribuendo i suoi validatori in diverse regioni geografiche, tra cui Giappone, Singapore, Irlanda, Germania e Hong Kong.
Dopo la pubblicazione del report, la seconda crypto per market cap ha registrato un aumento. Inoltre gli indirizzi di accumulo hanno aumentato gli investimenti.
Ethereum ha toccato un massimo settimanale di 2.060 dollari, con un guadagno del 12% in sette giorni. Anche il volume di trading è aumentato a 17,4 miliardi di dollari, riportando l’asset sopra i 2.000 dollari.
Nonostante il rialzo, il sentiment del mercato rimane misto. Il vicepresidente di Yuga Labs Ethereum ha rilasciato una previsione catastrofica per l’asset. Secondo l’esperto, ETH potrebbe subire un forte crollo fino a 200 dollari nel caso in cui il mercato ribassista dovesse prolungarsi.
Nel post su X ha scritto:
“Se siamo sono all’inizio del mercato ribassista, l’obiettivo potrebbe essere tra i 200 e i 400 dollari. Sarebbe un calo dell’80% rispetto al prezzo attuale, in linea con quanto visto nei precedenti cicli di mercato”.
Anche la banca Standard Chartered ha rivisto la sua previsione del prezzo di Ethereum per quest’anno, portandola a 4.000 dollari, viste le debolezze strutturali e una crescente concorrenza. La banca aveva precedentemente stimato un obiettivo di 10.000 dollari.
Coinbase aumenta le assunzioni
All’inizio del mese, il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha annunciato che l’exchange sta intensificando le assunzioni negli Stati Uniti, attribuendo questa decisione alla posizione favorevole al settore crypto del presidente Donald Trump. Armstrong ha rivelato che Coinbase prevede di assumere circa 1.000 dipendenti negli Stati Uniti entro la fine dell’anno.
Questa campagna di assunzioni aumenterebbe la forza lavoro di Coinbase di circa il 27%, considerando che l’azienda conta attualmente circa 3.772 dipendenti, secondo i dati della piattaforma Stockanalysis.
Armstrong ha anche sottolineato che l’agenda sulle criptovalute del presidente Donald Trump è diventata uno degli argomenti più discussi nel comparto crypto, nei mercati finanziari e nel settore tecnologico.
“Ogni conversazione che ho avuto con i principali leader di mercato si è concentrata su ciò che l’amministrazione Trump intende fare in materia di criptovalute”, ha affermato Armstrong.
Inoltre ha aggiunto che la visione di Trump sta spingendo gli operatori del settore a fare un passo avanti, con molti che cercano di non rimanere indietro in un settore in rapido cambiamento.
Intanto gli investitori stanno monitorando attentamente l’andamento di Ethereum per vedere se l’aumento potrebbe proseguire. Molti stanno anche investendo su un token basato sia sulla sua chain che quella di Solana: $SOLX.
Si tratta del token nativo di Solaxy, il primo Layer 2 di Solana, progettato per risolvere i principali problemi di scalabilità e congestione del network.
$SOLX sfrutta i punti di forza di entrambe le blockchain: la velocità di Solana e la liquidità di Ethereum. Grazie a questa caratteristica multi-chain, $SOLX offre una soluzione versatile e potente per i trader e gli sviluppatori di dApp, consentendo transazioni più rapide, fees ridotte e maggiore efficienza operativa.
Il progetto punta a diventare un punto di riferimento nel settore, migliorando l’esperienza degli utenti e favorendo una crescita continua dell’ecosistema.
Per maggiori informazioni sul progetto, è possibile visitare il sito ufficiale di Solaxy.
Ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.
